Champagne, basta dire il suo nome per evocare la fama mondiale delle sue bollicine. Nato nella Regione del Grand Est, nella provincia francese di Champagne, le radici della sua esistenza arrivano fino al Medioevo. A riportarlo in auge nel 1670 fu un monaco benedettino e da li apprezzato, da re e regine e da intere generazioni di artisti, attrici o personaggi dell’alta società che la resero la bevanda elegante per eccellenza.
LA FILOSOFIA DELLO CHAMPAGNE NATURALE
Ciò che ci attrae quando dobbiamo scegliere una bottiglia di Champagne per la nostra enoteca, è la filosofia che accompagna i vignaioli artigiani durante ogni singola preparazione. Chi si dedica alla produzione dello champagne, crea un prodotto che racchiude le singole caratteristiche del suo territorio e le esalta nel risultato finale.
L’effervescenza naturale dello Champagne dipende da una rigida selezione di 3 vitigni:
- chardonnay: uva a bacca bianca, 26% della superficie vitata
- pinot noir: uva a bacca nera, 37% della superficie vitata
- pinot meunier: uva a bacca nera, caratterizzata da una maturazione leggermente più tardiva rispetto al pinot noir, 37% della superficie vitata
A questi si affiancano i vitigni storici che sono tutt’ora ammessi dal disciplinare: petit meslier, arbanne, pinot blanc, pinot gris.
Altri elementi distintivi riguardano la vendemmia spesso effettuata solo manualmente, la caratteristica doppia fermentazione e il famoso tappo a fungo che spesso abbiamo visto saltare nei film, con un’altrettanto evocativa fuoriuscita di schiuma.
L’Enoteca Storica Faccioli vi attende per trasportarvi in un’altra epoca grazie alle sue pregiate etichette.